Di Febo Massimo (Castilenti 1956). Figura di primo piano nella ricerca iconica abruzzese contemporanea, Di Febo è pittore e grafico con una tematica ricorrente, quella femminile.Sin da adolescente ha coltivato la passione per il disegno e la pittura imitando i grandi maestri dell’impressionismo francese. Ben presto raggiunge la maturità artistica cosciente che la pittura non è solo strumento di espressione e comunicazione, ma anche di comprensione della realtà esterna e del proprio mondo interiore. Tema dominante delle sue opere, come detto, la donna vista sempre in comunione tra amore e reltà oggettive, tra passione e crudezza d’esistenza. L’artista nel tempo sempre più è indotto a vestire le sue figure con abiti semplici e spogli che si avvicinano ai modelli dell’essenziale, privi cioè di fronzoli inutili ma ricchi di colore a completamento dell’immagine. I volti che Di Febo ama raffigurare esprimono a volte dolcezza e voglia di vivere, a volte tristezza e malinconia;gli addobbi delle figure sono sempre fiori, nature morte o semplici nastri; gli scenari appaiono per lo più armoniosi e pieni di luce e calore. In una recente intervista ad una radio nazionale l’artista ha dichiarato:”Mi chiedo sovente se artisti si nasca o si diventi, ma ogni volta rispondo in modo sereno e obbiettivo che l’arte è tutto quello che ti scuote l’animo, che ti appaga, al di là di tutte le congetture filosofiche che la trattazione implica. L’arte è sublime espressione del pensiero purchè questo spazi in contesti liberi e pieni di luce e di respiro, filtri il male in tutte le sue forme ed induca il male stesso ad abbandonare la strada della dissolutezza e della discordia per percorrere quella dell’amore. Questo è quello che desidero ottenere ,impressionando le mie tele. E’ infatti attraverso la purezza espressiva, simbiosi tra forma e sostanza, tra amore e voglia di esistere, che ritengo possa essere trasmesso il messaggio e consegnato il proposito!”. Numerose le mostre collettive a cui ha preso parte (tra queste diverse edizioni del Premio Sulmona)e le personali allestite sempre con enorme favore dei collezionisti: ricorrenti le sue presenze all’Expo Arte di Bari, all’Arte Fiera di Bologna, Padova Fiere, Ancona Arte. Merita una citazione l’antologica tenuta al Palazzetto dei Nobili de l’Aquila nel 2002. Una sua opera è stata acquistata qualche anno addietro dalla Pinacoteca Francescana di Falconara Marittima. Assai consistente la bibliografia dell’artista che recentemente ha avuto la proposta da parte della casa editrice Giorgio Mondadori di Milano di pubblicare un’ampia monografia riassuntiva della sua ricerca pittorica e grafica.A proposito della sua attività grafica va ricordata la sala omaggio dedicatagli nel 2009 in occasione della seconda edizione del Premio di grafica a Pennapiedimonte. Nel 2010 un’ importante sua personale al Mediamuseum di Pescara. Come detto, tema dominamte della sua pittura la figura femminile inserita in sfondi paesaggistici nei quali, soprattutto nelle ultime opere si intravede un forte interesse per l’astrattismo informale, dando così una patina di contemporaneità alla sua ricerca pittorica e grafica.